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LA CRITTOGRAFIA Esso comporta la conversione del dato originale,il testo in chiaro in una forma di dato cifrato che non può essere letto da persone non autorizzate. La riconversione dei dati crittografati nella forma originale è chiamata 'decrittografia'. Una chiave è un codice, noto solo a un numero limitato di persone, utilizzato per tenere messaggi tra loro segreti. Un esempio include la sostituzione di lettere con i numeri o la rotazione di lettere dell'alfabeto. Nei nostri giorni i cifrari, estremamente complessi, sono creati da sofisticati algoritmi informatici che riorganizzano i bit di dati contenuti, in segnali digitali. Per recuperare il contenuto di un segnale criptato, è necessaria la chiave di decifratura corretta. La chiave è un algoritmo che annulla il lavoro dell'algoritmo di crittografia. La chiave assume normalmente la forma di una serie di caratteri selezionati tra i 256 caratteri ASCII disponibili su una tastiera standard. Tanto è più lunga la chiave, tanto più è difficile scoprire il contenuto del testo cifrato, anche con l'aiuto di un potente computer. Infatti il gran numero di combinazioni possibili, di una chiave di soli dieci caratteri potrebbe richiedere miliardi di anni per una decodifica. Con la convenzionale 'crittografia simmetrica' viene usata la stessa chiave sia per la crittografia e la decrittografia. La crittografia asimmetrica, conosciuta anche come 'crittografia a chiave pubblica' richiede due chiavi separate, una per la crittografia e una per la decrittografia. Si tratta di un sistema più sicuro, adatto per l'uso su reti di computer dove i dati riservati possono essere vulnerabili se ad accedere sono persone non autorizzate. La chiave pubblica è utilizzata per la crittografia dei dati ed è liberamente disponibile. Ma i dati non possono essere decifrati con la chiave pubblica. Questo può essere fatto solo utilizzando la chiave privata, che è esclusiva per i proprietari dei dati. Home |
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